Il respiro italiano. Expo 2015 - The Italian breath. Expo 2015 - El respiro italiano. Expo 2015 - Der italienische Atem. Expo 2015 - 2015年世界博览会——意大利马尔凯大区精神气息
Arte, Disegno, Rilevo, Design
Autore/i: Bedini, MARIA ANGELA; Bronzini, Fabio; Marinelli, Giovanni
Editore: GANGEMI EDITORE INTERNATIONAL PUBLISHING
Luogo di pubblicazione: Roma
Classificazione: 3 Libro
Abstract: A challenge: that of presenting to the vast audience of those who love
Italy, the laboured “breath” of a Country poised between the abyss and
salvation. Bound together in a brotherhood with the goal of attempting,
perhaps in vain, to find the melody, nuances, essences, high notes and
solos and the poetry of a Country, a group of friends found themselves
caught up in the “venture”, as fascinating as it is painful, of searching for
the Italian breath, perhaps a breath of life for hope, or maybe the death
rattle of an immense beauty, that is reincarnated, who knows , perhaps
in the “word” of a handful of “pilgrims” who have fallen in love with the
places of thought and stone, dispersed in the giddiness of the country
Italy.
Feelings that were never really dormant about the beauty, splendour and
crisis of the city, and the chromatic symphonies of Italian cities, exploded
into life: they resound like happy church bells, that join others and yet
others until they bind, like a cobweb, all the cities and countrysides, and
finally the whole Country.
A challenge communicated in perceptive rather than rational terms, in
literary rather than scientific terms.
It was thus, from the foam of the sea, that The Italian breath was born:
the perfect complement of the trilogy of literary affections for its city The
scent of the city, its region Marche. The heartbeat of my land, its Country.
Stories of cities, men and animals. Literary and visionary evocations in a
land that is rooted in the heart.
The story begins with unexpected photographic temptations: Marche
as a fertile land, with a magnificent landscape, good soil and good
living. Something that you sense, that fascinates you and disappears. A
melodious and unknown song. A journey to the origins of our experience
of life, the source of our mother land.
It is thus that the Italian spirit makes the pulsating heart of the art and
history of our towns and districts tremble, giving life to the hope that
beauty will save our Country. The Prelude tells of a wanderer searching
for his origins through the eyes of an old tarot card reader, whose face is
furrowed by the wind. It alludes to a profound sense of being Italian, to
the mystery that dwells in every fragment of this land and the inability to
identify oneself with just a single part of the land.
Through the pages of many scholars on the excellence of university
research, a scientific path is developed which captures the bio-regional
dimension in all its many facets, from the production of food and wine,
environmentally-friendly farming, the growing social demand for lifestyle
models that are more suited to the needs of the elderly and young people
to forms of symbiosis between the rural environment and extended
settlement systems.
The Interlude weaves the common threads that guide the transition from
the regional genius loci to that of Italy.
The Italian breath takes shape in a modern “journey in Italy”, through the
stormy oases of Milan, Genoa, Venice, Bologna, Florence, Ancona, Rome,
Naples and many other urban wonders, to listen to the heartbeat of a
country that is struggling, and its yearning to recapture its regal spirit.
Finally the Epilogue, the indissoluble embrace with beauty, that takes
us to a mysterious haven, where magic and bewilderment, origin and
destination meet.
And the solitary wayfarer who “smells” the scent of Italian cities in every
place, has the same spirit as the book, which rests its gaze on life and
things, with the instinctive happiness of those who search for the traces
of a great and obscured beauty, hidden in the furrows of our land, a living
testament for our children, to whom, ideally, these writings are entrusted.
And, finally, poetry that rips the shadows, confusing them, bonding men
and stone, departure and return, beginning and end, dark and light, in a
single destiny.Una sfida: presentare, ad una platea vasta di amanti dell’Italia, il “respiro” in
affanno di un Paese in bilico tra baratro e salvezza. Affratellati nel tentativo,
forse vano, di ritrovare la melodia, le sfumature, le essenze, gli acuti e
gli assoli della poesia di un Paese, alcuni amici si sono trovati assieme,
nell’“impresa”, tanto affascinante quanto dolorosa, alla ricerca del respiro
italiano, forse un anelito di speranza, o forse il rantolo di una immensa
bellezza, reincarnata, chissà, nella “parola” di pochi “pellegrini” innamorati
di luoghi del pensiero e della pietra, dispersi nella vertigine del Paese Italia.
Sono esplose mai assopite sensibilità sulla bellezza, sullo splendore e sulla
crisi della città, sulle sinfonie cromatiche delle città italiane: risuonano
come campane a festa che rinviano ad altre ed altre ancora fino a legare,
come in una tela di ragno, tutti i centri urbani e le campagne, e l’intero Paese.
Una sfida comunicata in termini più percettivi che razionali, più letterari
che scientifici.
Nasce così, dalle spume del mare, Il respiro italiano: il completamento
ideale della trilogia di affetti letterari verso la propria città Il profumo della
città, la propria regione Marche. Il battito della mia terra, il proprio Paese.
Storie di città, storie di uomini e di animali. Evocazioni letterarie e visionarie
di una terra radicata nel cuore.
Il racconto inizia con seduzioni fotografiche improvvise: le Marche hanno il
volto della campagna fertile, del paesaggio splendente, della buona terra e
della buona vita. Qualcosa che si intuisce, affascina e scompare. Un canto
suadente e sconosciuto. Un viaggio alle origini della nostra esperienza di
vita, alla sorgente della nostra terra madre. Così Il respiro italiano fa vibrare
il cuore pulsante di storia e arte delle città e delle contrade, e dà impulso
alla speranza che la bellezza salverà il Paese.
La Macroregione Adriatico-Ionica, nella sua valenza culturale che identifica
un mare di terre e di popoli, sta costruendo un nuovo sentiero di storia,
trasformando il concetto stesso di regione europea. Le Marche, con la loro
specificità di terra di mezzo, si configurano come specchio d’Italia, come
elemento identitario di un Paese inafferrabile.
Il Preludio racconta di un viandante sulle tracce della propria origine
attraverso gli occhi di un vecchio lettore di tarocchi, dal viso scavato dal
vento. Allude al senso profondo dell’essere italiano, al mistero che abita
ogni frammento di questa terra e all’impossibilità di identificarsi con una
sola sua parte.
Attraverso le pagine di tanti studiosi sulle eccellenze della ricerca
universitaria si sviluppa un itinerario scientifico capace di cogliere la
dimensione bioregionalista in tutte le sue sfumature, dalla produzione
agro-enogastronomica, all’attività agricola ecosostenibile, alla crescente
domanda sociale di modelli di vita più adeguati alle esigenze degli anziani e
dei giovani, a forme di simbiosi tra ambiente rurale e sistemi insediativi diffusi.
L’Interludio intreccia fili conduttori che guidano il transito dal genius loci
regionale a quello italiano.
Il respiro italiano prende così forma in un moderno “viaggio in Italia”,
attraverso le oasi tempestose di Milano, Genova, Venezia, Bologna, Firenze,
Ancona, Roma, Napoli e tante altre meraviglie urbane, per ascoltare il battito
di un Paese in difficoltà, e il suo anelito a riprendere il suo regale respiro.
Infine l’Epilogo, l’abbraccio indissolubile alla bellezza, capace di condurre
verso un approdo enigmatico e segreto, dove incanto e sgomento, origine e
meta coincidono.
Il viandante solitario che in ogni luogo “annusa” il profumo delle città italiane
è lo stesso spirito del libro, che pone lo sguardo sulla vita e sulle cose, con
l’istintiva felicità di chi scruta le tracce di una grande bellezza offuscata,
nascosta tra i solchi della nostra terra, testamento vivo per i propri figli, a
cui, idealmente, sono affidati questi scritti.
E infine la poesia che straccia le ombre e le confonde, legando, in un unico
destino, uomini e pietre, partenza e ritorno, inizio e fine, buio e luce.
Scheda della pubblicazione: https://iris.univpm.it/handle/11566/228370